Laboratori espressivo-creativi

In quest’area sono stati attivati vari laboratori, il cui scopo principale è la soddisfazione di alcuni bisogni fondamentali dei ragazzi. Primo fra tutti l’espressione di sé e di quelle parti latenti che la scuola da sola non sempre fa emergere. I laboratori si svolgono in piccolo/medio gruppo, sono condotti da esperti con competenze didattiche e relazionali specifiche. Il coordinamento dei laboratori è affidato a un responsabile che opera in stretto collegamento con i responsabili delle altre attività che fanno parte del percorso formativo di ogni ragazzo. In alcuni casi i ragazzi sono segnalati dai Consigli di classe per problemi di motivazione, apprendimento, socializzazione o scarsa autostima, ma l’offerta è rivolta a tutti i ragazzi interessati. Gli spazi deputati a tali aree costituiscono un momento di socializzazione e arricchiscono il percorso formativo, potenziandone la motivazione e la sicurezza. Alcuni sono destinati a favorire l’intelligenza generativa o esocentrica (laboratorio artistico, musicale, giocoleria) altri a favorire quella corporea o egocentrica (danza moderna, psicomotricità e teatro)

Laboratori artistici.

I laboratori propongono l’utilizzo di diverse tecniche artistiche, quali: ceramica, cartotecnica, mosaico del vetro, trompe-l’oeil, pittura su stoffa con la finalità di creare un ambiente stimolante, volto a sviluppare le capacità di attenzione, precisione, creatività, nonché il recupero delle abilità, il senso di appartenenza al gruppo, la socializzazione e la valorizzazione delle diversità. La scoperta di poter agire sulla materia, di piegarla alle proprie intenzioni, di manipolarla a piacere e senza ingiunzioni prescrittive, ma solo per il gusto di poter scoprirsi autori di metamorfosi, rappresenta un momento terapeutico che combina la dimensione dell’immaginario con quella del fare. Attraverso il produrre beni o servizi, ci si accorge dell’utilità sociale o economica del proprio agire.

Laboratorio musicale e laboratorio di canto corale.

Perseguono la finalità di sviluppare competenze e abilità musicali soprattutto negli aspetti ritmici attraverso l’uso di strumenti forniti dagli operatori o costruiti dai ragazzi. Tale esperienza promuove la regolazione dei movimenti corporei e vocali, il coordinamento degli stili gestuali e posturali, l’interiorizzazione e la memorizzazione delle norme necessarie a corrette produzioni individuali o collettive, la rappresentazione di sé attraverso il non verbale e il verbale e la trasfigurazione dell’individualità in gruppalità.

Giocoleria.

L’attività ludica su cui si fonda, mira alla coordinazione psicomotoria, alla percezione dello spazio, all’espressione corporea, alla mobilità e all’equilibrio attraverso esercizi di animazione motoria, di abilità e clownerie in un ambiente socializzante. La padronanza dello spazio è funzionale alla conquista dell’ autonomia personale.

Danza moderna.

Si è rivelata particolarmente utile per quelle ragazze che manifestano difficoltà espressive. Attraverso un movimento corale e guidato dalla musica, le ragazze possono acquisire la massima consapevolezza e accettazione della propria corporeità.

Psicomotricità.

Ha come obiettivo educativo la percezione e coscienza del proprio corpo attraverso l’esplorazione e la scoperta, compiute toccando, usando le varie parti del corpo e manipolando gli oggetti. Ciò permette di vivere il proprio corpo come portatore di cose buone, positive. Ogni azione occupa uno spazio e dura nel tempo, quindi, attraverso i giochi di movimento, si favorisce il consolidamento di concetti relativi allo spazio e al tempo. La finalità è di arrivare attraverso l’accettazione di poche regole e le verbalizzazioni di apertura e chiusura delle sedute, all’interiorizzazione del rispetto di sé e degli altri e alla creazione di relazioni più autentiche. Ogni incontro prevede momenti di comunicazione verbale e non verbale tra ragazzi e conduttori.

Laboratorio teatrale.

L’attività di teatro è una modalità ideale per divertirsi e per riconoscere i propri stati emotivi; per sciogliere alcune rigidità del corpo e per approfondire le relazioni con i compagni; per riconoscere i propri limiti e provare a superarli; per condividere con gli altri le diversità, aumentandone le potenzialità; per rafforzare la responsabilità individuale di fronte ad un progetto comune. La fase vera e propria del lavoro teatrale avviene con l’improvvisazione, cioè la possibilità di ricreare “squarci” del mondo esterno ma vivendoli senza ansia. Tali momenti hanno bisogno di regole per una corretta riuscita, ed è proprio la presenza di queste ultime che rende possibile quella canalizzazione di energie personali e di gruppo in ambiti in cui poter dar spazio al divertimento, alla sperimentazione e alla acquisizione di nuovi atteggiamenti e comportamenti.

Laboratorio Fiaba.

Il laboratorio ha perseguito l’obiettivo di aiutare i bambini della scuola primaria ad aprirsi all’incontro con nuove culture e con gli elementi di diversità e di uguaglianza che vi si possono ritrovare. A partire da fiabe di diversi paesi si costruiscono momenti di scambio e di confronto e attivazioni (giochi, attività espressive, disegni…) che permettono ai bambini di cercare gli elementi trasversali ad ogni cultura e quelli che costituiscono diversi punti di vista sul mondo. Il lavoro si progetta in base alla composizione di ogni classe per permettere di prendere maggiore confidenza con le culture di appartenenza dei bambini stranieri inseriti. La presenza della doppia figura psicologo-educatore permette di lavorare anche sulle dinamiche di gruppo e di restituire agli insegnanti, alla fine del percorso, una lettura delle dinamiche osservate.

Attività sportivo-ricreative

Calcio.

L’associazione ha dato la possibilità ai ragazzi di far parte di una delle due squadre di calcio: “WE-CARE GIORGETTI” e “REAL GIORGETTI”. L’attività si svolgeva con continuità da ottobre a giugno, coinvolgendo un gruppo di ragazzi molto eterogeneo guidato da un allenatore educatore e da due volontari. Per tutti i ragazzi questa proposta è sicuramente positiva, perché li diverte; inoltre permette a quei ragazzi che non andrebbero a giocare in una società sportiva per problemi finanziari, o per timidezze personali, di giocare tra amici almeno due volte alla settimana. La passione per questo gioco permette di costruire un rapporto con i ragazzi nel quale la continua riflessione sul comportamento dei membri del gruppo e il rispetto delle regole condivise acquista un grande valore formativo. Si rivela anche uno degli ambiti in cui il ragazzo sperimenta le proprie capacità fisiche in continua evoluzione. Essenziale è riuscire a creare un forte senso di appartenenza al gruppo, che permetta di migliorare la socializzazione, l’adattamento e il rispetto di poche ma essenziali regole.

Escursionismo in montagna.

L’escursionismo è visto come una modalità di impiegare il tempo libero con l’obiettivo particolare della socializzazione per i ragazzi che si trovano in situazioni di difficoltà di inserimento o di deprivazione socio-culturale o economica. Molti di questi ragazzi hanno difficoltà ad instaurare una relazione positiva con i pari e con gli adulti, ad accettare le regole di gruppo, a mantenere una continuità di interesse e di impegno, ad accettare la fatica, lo sforzo, ad organizzarsi. – Nell’attività escursionistica di gruppo è possibile la condivisione tra ragazzi e adulti del piacere dello stare insieme, del progettare iniziative, del camminare, del crescere nella cultura della conoscenza, del rispetto e della tutela dell’ambiente, della capacità di raggiungere una meta prefissa e di stabilire rapporti di amicizia al di là di ogni differenza. L’attività vuole fare conoscere questa possibilità, che per i ragazzi di una città come Milano, può rappresentare un’alternativa al quartiere, al bar o all’isolamento davanti al computer o alla tv. – La composizione diversificata del gruppo degli adulti garantisce funzioni educative ed organizzative diverse: un coordinatore volontario con funzioni di raccordo e collaborazione con famiglie e altri soggetti, alcuni accompagnatori volontari con il compito di gestire l’escursione, di essere di sostegno nelle difficoltà individuali e di trasmettere la passione per la montagna.

Vacanza estiva.

Il progetto vacanza estiva consiste nell’organizzazione di un periodo di vacanza della durata di una o due settimane. Una vacanza che non si riduce a semplici escursioni in compagnia ma che vuol far conoscere, capire ed interpretare la natura ai ragazzi ed alle ragazze attraverso una serie di attività all’aria aperta: una esperienza forte di vita in comunità ricca di momenti di autonomia, di crescita, di scoperta, di avventura. Nelle intenzioni del gruppo organizzatore, questa iniziativa si rivolge anzitutto ai ragazzi che non avranno altre possibilità di vacanza.